BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Rispetto alla bibliografia pubblicata in Debussy l'Esoterista, in questa pagina propoiniamo un elenco di titoli seguendo, oltre al criterio dell'importanza documentale e critica, anche quello della fruibilità e reperibilità, privilegiando le edizioni in commercio e in lingua italiana.
Per primi compaiono gli scritti di Debussy stesso. I saggi di Jankélévitch e Kandinskj fanno da raccordo con le principali biografie e saggi critici: Lesure, in primis, ma anche gli italiani Napolitano, Malvano e Spampinato. All'approccio psicanalitico per spalancare il profondo (Imberty e Bachelard) segue una bibliografia di contesto, sui contemporanei (Fauré, Satie), sulla vita musicale ed esoterica a Parigi e sul Novecento musicale in generale. Per ulteriori approfondimenti, abbiamo inserito titoli non ancora tradotti che sottendono un approccio esoterico all'argomento, a cominciare dal lavoro di Roy Howat.
Dove possibile, infine, abbiamo riportato anche i link ai testi completi reperibili in rete, assieme a brevi recensioni.
Claude Debussy, I Bemolli sono blu, Lettere 1884-1918, a cura di François Lesure, traduzione di Marina Premoli, Milano, Archinto, 2002 (Claude Debussy. Letters 1884-1918, Paris, Herman, 1980)
Claude Debussy, Il signor Croche, antidilettante, Milano, SE, 2000 (Monsieur Croche, antidilettante, Londra, 1927)
Francois Lesure, Debussy, gli anni del simbolismo, Torino, EDT, 1994
Fra quelli comodamente reperibili, si tratta del testo biografico più chiaro, sebbene circoscritto, sulla vita di Claude Debussy, in cui è volutamente trascurata è la componente musicale e critica. Di conseguenza, il testo ripercorre i fatti noti e documentali di Debussy assieme ai simbolisti, non tanto la descrizione di un Debussy simbolista da par suo. Forte della propria autorevolezza, il libro difetta di un apparato bibliografico adeguato, soprattutto alla luce delle tante citazioni. Un testo imprescindibile per la conoscenza del compositore.
Vladimir Jankélévitch, Debussy e il mistero, Milano, SE, 2000 (Debussy et le mystère, Neuchâtel, Editions de la Baconniere, 1949)
Nell'elegante formato delle
edizioni SE, lo storico saggio di Jankélévitch celebra l'incontro di musica e
filosofia nella figura di Claude Debussy, il più grande compositore di "mistero".
Indagine che, in verità, vede più in luce il filosofo del musicista, la cui
musica viene indagata nel profondo, ma sempre dal punto di vista di chi scrive,
facendo sistema della propria critica, ed esaltando nella sua musica il mistero
dell'esistenza. Un testo imprescindibile per chiunque si debba accostare a
Debussy.
Wassily Kandinskij, Lo spirituale nell'arte, Milano, SE, 2005 (Über das Geistige in der Kunst: insbesondere in der Malerei, München, 1912)
Ernesto Napolitano, Debussy, la bellezza e il Novecento. "La Mer" e le "Images", Torino, EDT, 2015
Andrea Malvano, L'ascolto di Debussy. La recezione come strumento di analisi. Torino, EDT, 2009
Lo studio di Malvano coniuga sapientemente l'approccio critico con la
ricerca documentale, nel definire l'essenza della musica di Debussy a partire
dalle testimonianze ad essa coeve, che di quella rivoluzione musicale
delinearono la prima e più diretta critica. Oppositori accaniti ed esegeti
entusiasti si schierarono, ma lo studioso riesce a contestualizzare
perfettamente i confini e gli ambiti in cui si mossero questi fronti
contrapposti. Precede tutto una compiuta analisi delle aspirazioni estetiche
dello stesso Debussy, alla ricerca di un nuovo, elitario pubblico ideale.
Andrea Malvano, Claude Debussy. La Mer, Bologna, Albisani Editore, 2011
Andrea Malvano, Une 'Société d'Esotérisme musical': Claude Debussy e la matrice esoterica del suo rapporto con il fruitore, in Nuova Rivista Musicale Italiana, 1/2008, pp. 79-97 (qui)
AA.VV. Claude Debussy. Pelleas et Mélisande, FIrenze
Come per altri volumi della collana, il volume si compone delle pagine necessariamente riservate alle indicazioni di sala (gli interpreti dell'allestimento fiorentino del 2015) e al libretto tradotto con testo a fronte, ma offre anche lo spazio a tre significativi saggi, uno sul Silenzio, uno sul Simbolismo e un ultimo sui rapporti fra Debussy e Maeterlinck. Apprezzabili anche le indicazioni discografiche e le parole introduttive del regista Daniele Abbado.
Francesco Spampinato, Debussy e la seduzione dell'acqua. Suggestioni e metafore della liquidità nella musica, in Musica/Realtà, 2001, pp.22-35. (qui)
Francesco Spampinato, La poetica dell'acqua in Debussy, in Diastema, XIV, 2001, pp. 35-55 (qui)
Carla Cuomo, Maria Rosa De Luca, La trasposizione del sapere musicale nella formazione intellettuale, in Musica Docta, III, 2013, p. 17-38 (su La Cathédrale engloutie, qui)
Michel Imberty, Le scritture del tempo: semantica psicologia della musica, Milano, Ricordi, 1990 (Les écritures du temps: sémantique psychologique de la musique, Parigi, Dunod, 1981)
Michel Imberty, Suoni. Emozioni Significati. Per una semantica psicologica della musica, Editrice CLUEB, Bologna 1986 (Entendre la musique. Semantique psychologique de la musique, Dunot, Paris 1979)
Michel Imberty, Il senso del tempo e della morte nell'immaginario debussiano, in «Nuova Rivista Musicale Italiana», XXI, 1987, p. 400-403.
Gaston Bachelard, Psicanalisi delle acque, Red, Como, 1992 (L'Eau et les Réves. Essai sur l' imagination de la matière. Corti, Parigi, 1942)
Flavio Testi, La Parigi musicale del primo Novecento: cronache e documenti. EDT, Torino, 2003
Jean-Michel Nectoux,Fauré. Le voci del chiaroscuro, Torino, Edt, 2004
Marisa Verna, L'opera teatrale di Josephin Péladan, Milano, 2000
Paolo Fabbri, Il Momento Misterioso, in Leggere, luglio 1996 (qui)
Pietro Dossena, Scrittura e riscrittura in Erik Satie, tesi di dottorato, Università di Padova, 2010 (qui)
Alex Ross, Il resto è Rumore, Milano, Bompiani, 2007
Guido Salvetti, La nascita del Novecento, vol. 10 in Storia della Musica, Torino, EDT, 1991
Roy Howat, Debussy in Proportion: A musical analysis. Cambridge University Press, 1983
Francois Lesure, Claude Debussy: Biographie critique, Parigi, 1994
Edward Lockspeiser, Debussy, his Life and Mind, Londra, Cassell, 2 voll. 1962-65
Robert Orledge, Debussy and the theatre, Cambridge, 1982
Robert Orledge, Satie the Composer, Cambridge, University Press, 1990
Damien Luce, La figlia di Debussy,
Emma-Claude Debussy, chiamata dal padre Chouchou, e come tale nota al grande pubblico della musica, morì a soli dodici anni di difterite, nel 1919. Un anno dopo la scomparsa del padre, compositore di Francia. Non vi era motivo per la musicologia di darle voce: quello che non è mai stato raccontato, è narrato con passione e dolcezza dal pianista e musicologo francese Damien Luce, che immagina il diario della fanciulla, sospesa fra il passato di un padre amato ma ingombrante e il futuro di una donna che stava nascendo. Per chi ama i capolavori di Debussy come autore, un modo per incontrare il capolavoro di Debussy come padre.